Le donne, il potere, l'amore



 

La violenza si oppone alla forza generatrice dell'Amore, come sosteneva Sigmund Freud il loro eterno conflitto è capace di tenere in equilibrio il mondo: Eros e Thanatos, Amore e Morte, si contendono il primato. Una visione, quella dello psicoanalista viennese, nata nel primo trentennio del '900 e quindi superata da studi e ricerche successive? Le visioni del mondo per fortuna sono molteplici ed in evoluzione, ciò giova al dialogo costante e per questo produttivo, sull'argomento violenza di genere, ma non possiamo considerare superata l'idea della violenza come qualcosa che ci appartiene. Ce ne possiamo rendere conto empiricamente quanto essa sia presente e quanto sia pervasiva: dallo sguardo minaccioso, passando per le parole che feriscono, fino alla brutalità della violenza fisica sulla persona. Il pedagogista Jean-Jacques Rousseau, vissuto nel '700, considerava invece l'uomo, buono per natura, era convinto che poi venisse corrotto dalla società. Se la società ha il suo peso nell'indirizzare le nostre vite, nell'imporre stereotipi e modelli creando disagio in tante persone, è anche doveroso per noi ammettere l'esistenza delle nostre caratteristiche inaccettabili a prescindere da cause esterne più o meno condizionanti. Se il modo per sopravvivere del primitivo era “se mi dai un colpo di clava in testa io te la do più forte”, oggi invece siamo civili, o dovremmo esserlo, e abbiamo una cultura fatta di parole adatte, di dialogo finalizzato allo scopo. Eppure continuiamo ad essere violenti anche solo banalmente non lasciando parlare chi sta parlando: ammetterlo diventa il primo passo del percorso culturale di lotta e contrasto alla violenza stessa.

Ammettere vuol dire prendere coscienza e si sa quanto la consapevolezza sia fondamentale in ogni cammino. Ancor più quando parliamo di violenza sulla donna, modalità di comportamento con cui molti uomini purtroppo si esprimono. Considerata da sempre il sesso debole, la donna fatica ad abbandonare la sua posizione; troppi uomini ancora non tollerano l'emancipazione femminile e rispondono a questo sacrosanto bisogno con la brutalità, da quella fatta di parole, di atteggiamenti, di ricatto, fino ad uccidere mettendo in atto quello che ho definito nel mio libro Ho messo le ali “Delitto del potere perduto”. Il potere del maschile sul femminile non accetta la parità, non vuole abbandonare lo scettro millenario. Le forme di violenza sono tutte inaccettabili, ma il ricatto sessuale, pratica odiosa portata a termine troppo spesso con successo, è tra quelle più difficili da denunciare: spesso i ricattatori sono abili manipolatori e la donna ha tutto da perdere se porta allo scoperto la verità. Quando accade nel luogo di lavoro, possiamo immaginare...

Ci sono tre parole importanti su cui soffermarci: sesso, potere e violenza. Lasciare che il ricatto sessuale entri nella propria vita è far vincere la violenza. Significa dimenticare che l’amore è il motore della relazione, mentre l’amore che coesiste felicemente con il sesso non può mai convivere con il potere; l’amore dona la libertà, il potere implica la sottomissione. Il potere è la volontà di compiere ed imporre qualcosa, mentre la violenza è un comportamento che fa uso della forza fisica o mentale per ottenere un risultato. L'educazione sentimentale opponendosi al potere si rivela la cura, il rimedio: la forza dell'amore è immortale, dovremmo ricordarlo più spesso. Secondo l'ultimo rapporto ISTAT del 2016 circa un milione di donne ha subito nell’arco della vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie per non perdere il posto. Chi è il ricattatore sessuale? Non è solo un produttore cinematografico che invita l'attrice ad un provino nella camera di un lussuoso albergo dove per la donna è abbastanza facile intuire le vere mire del suo interlocutore, ci sono forme di ricatto molto più subdole e odiose messe in atto nei confronti, ad esempio, di una dipendente che non può perdere il lavoro perché ha i figli da sfamare. Ci sono altre forme di ricatto dove lui ti fa credere di provare ammirazione per la tua intelligenza, arriva a prometterti appoggi perché le tue idee sono così originali... ma il fine ultimo è sempre quello di portarti a letto come prezzo da pagare per la sua disponibilità.

Dobbiamo cambiare la cultura si ripete da più parti e sono d'accordo: ma cosa significa cambiare la cultura? Prima di tutto è necessario dire cosa significa cultura. In poche parole è l'insieme di conoscenze, competenze o credenze proprie di un gruppo sociale e si riferiscono a tutte le sue attività, da quelle intellettuali, artistiche, passando a quelle artigianali e manuali per giungere a quelle politiche. Come si può cambiare la cultura? Un lavoro immenso a cui applicarsi fin dalla più tenera età e i cui risultati richiedono lunghi anni di impegno costante. Non impossibile, ma difficile da realizzare senza la collaborazione di tutti e come suggerisco da molti anni con l'appoggio dei maschi, quelli che amano le donne e le considerano alla pari.

Siamo violenti per natura, d'accordo, ma anche figli di una cultura del dialogo. Si può affidarsi alle parole per difendere se stessi e per accettare una sconfitta come quella di essere lasciati dalla propria donna. Anche le parole possono ferire e trasmettere violenza, ma per fortuna non uccidono. E il ricatto sessuale come lo contrastiamo? Chi può rifiutarlo deve lottare per fare carriera nonostante il ricattatore cerchi di sbarrare la strada. Abbiamo bisogno di esempi, abbiamo bisogno di coraggio da esibire per dire No ed aiutare così le tantissime donne che purtroppo sono costrette ancora a sottomettersi. Il ricatto sessuale è un indicatore, una spia rossa da non sottovalutare. Non dimentichiamo che la sottomissione, come modalità in generale di accettazione delle richieste altrui qualunque esse siano, è la condizione favorevole per far prosperare la violenza che poi in troppi casi diventa brutale femminicidio: troppe donne ancora vanno incontro all'ultimo appuntamento della loro vita con chi aveva promesso di amarle.



Maria Giovanna Farina (Il Mattino di Foggia, 25 novembre 2021)