Saman e la libertà di amare



 

Saman è la giovane diciottenne pakistana ormai nota a tutti noi per una quasi atroce certezza, quella di essere stata consegnata dai suoi genitori allo zio; l'uomo in una chat, dopo la scomparsa della ragazza, parla di “un lavoro fatto bene”. L'ha uccisa? la ragazza sarebbe stata ingannata e condotta alla morte anziché alla libertà di amare. Fuori dal caso singolo, quante Saman esistono ancora? Troppe, eppure il Medio Evo è passato remoto, è luogo temporale oramai lontanissimo mentre alcune sue pratiche sopravvivono in culture retrive.

Questa, in estrema sintesi, la vicenda agghiacciante che ci consegna una certezza: la donna, in alcuni luoghi del Mondo, vale meno di mucca, la sua vita si può eliminare se solo si azzarda a desiderare per sé un matrimonio d'amore in alternativa ad uno combinato dai genitori. Già, l'amore è una meravigliosa forza universale di cui Platone nel Simposio ci offre la visione completa, una descrizione senza pregiudizi e prima di lui mai narrata. Ciò che emerge in maniera forte, inequivocabile e assoluta si può riassumere in una frase che ne definisce il valore: l'amore è libertà. Platone lo descrive attraverso una figura divenuta mitologica, il putto alato. Nella storia dell'arte e poi persino in campi diversi come l'abbigliamento e in oggetti per la casa, il putto è disegnato come un bambino con un faccino paffutello e simpatico investito dal compito di essere simbolo dell'amore. Sulle spalle insieme alle ali ha una faretra, è scalzo, è sempre giovane e non teme le asperità. Platone ce lo indica come il simbolo del coraggio, della forza, della continua rinascita. Chi è colpito dalle frecce di Eros entra in una dimensione altra, acquisisce una nuova visione del mondo, non teme la fatica, non ha paura; per amore siamo pronti al sacrificio, per questa meravigliosa occasione, quella di amare e di essere riamati, diamo noi stessi con estrema generosità. Ma non dobbiamo dare la vita, l'amore ci vuole interi perché egli è prima di tutto amore di sé.

Purtroppo, ancora, giovani donne come Saman non possono modificare il loro destino, non possono innamorarsi e scegliere l'uomo con cui costruire il futuro, ma sono costrette ad andare contro la libertà di amare: devono abbassare il capo per di dire sì quando direbbero no.

L'amore ci cattura, qualunque sia l'oggetto del nostro amare, essere liberi è l'unica condizione, non si può dire a nessuno: “Ama”. Amare è soprattutto una spinta alla vita, è ciò che di più prezioso si offre a noi, è un moto spontaneo dell'anima; solo l'amore fornisce le basi per un matrimonio felice, non si può negare a nessuno questa occasione, eppure si va ancora, nel 2021, contro la natura di Eros. Credo sia fondamentale farlo sapere a tutti gli stranieri: oltre a conoscere la nostra lingua, è necessario ricordare che in Italia l'amore si vive senza sovvertirne l'essenza, senza intaccarne le ali eterne, senza scordarne le sue origini divine.

Partendo da queste premesse culturali, urge promuovere una efficace e capillare educazione sentimentale affinché casi come quello descritto non debbano più funestarci. Somministrando questa cura, la più efficace contro ogni forma di violenza sulle donne, anche ai nostri connazionali.

Maria Giovanna Farina (Il Mattino di Foggia, 8 giugno 2021)