Schopenhauer e il termosifone di Draghi
Per Schopenhauer qualcosa che egli definisce il velo di Maja copre la vera realtà delle cose, per conoscere il mondo è necessario strappare il velo. Strappare il velo è compito del filosofo ed ora desidero non tanto mettermi al posto del grande filosofo del passato, bensì seguire i suoi suggerimenti per togliere il velo dal vivere sociale e liberarvi, per quanto mi è possibile, dal dolore in cui la situazione attuale vi ha fatto sprofondare. Liberi dal velo, diverrete consapevoli della realtà per giungere ad una vita più accettabile. Schopenhauer ci ha suggerito che per liberarci dal dolore e strappare il velo ci sono tre vie: estetica, morale ed ascetica. Per il nostro filosofo ci si libera dal dolore solo con la terza via perché le prime due conducono ad una redenzione parziale. Bene, ora immaginiamo con una buona dose di oggettività ossia credo, razionalmente e non astrattamente, in quello che sto per dire: Mario Draghi potrebbe aver letto Schopenhauer e di conseguenza ipotizzo ne abbia seguito le orme dal momento in cui è stato investito della sua carica istituzionale. Come un deus ex machina ci ha condotti alla felicità improvvisa, il solo fatto di essere stato insignito ha messo in ordine lo spread, i titoli in borsa sono saliti, etc. un miracolo: lo ricordate? Bene, quella era la via estetica che ci ha dato una ventata, un uragano di ottimismo: eravamo di nuovo felici! Ma, c'è un ma, la via estetica è effimera, presto ci ha ricordato di esserci troppo illusi e così Lui ha suggerito di incamminarci verso la via morale in modo tale da farci empatizzare per sperimentare il cosiddetto “mal comune mezzo gaudio”... e, niente, eravamo ancora schiavi del dolore. Ma poi giunge lo spauracchio della crisi energetica come conseguenza della guerra in corso di cui ormai conosciamo, attraverso il velo di Maja, ogni particolare. Il nostro Deus non si scoraggia e trova il modo di farci percorrere l'unica via capace di liberarci dal dolore: l'ascesi. Il cammino ascetico è simile al Nirvana buddista, è uno staccarsi dal volere. Per superare il dolore e giungere all'ascesi è indispensabile passare attraverso la limitazione e la rinuncia. E così quella frase interrogativa e prescrittiva di Draghi che ha scatenato il putiferio, “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?” o il calorifero a seconda della stagione, ha un suo profondo legame con il pensiero filosofico di Schopenhauer. La rinuncia ci renderà liberi dal dolore, ci ha comunicato il nostro Presidente, ed è inutile arrabbiarsi prima di provare. L'ascesi ci salverà. È inutile infuriarsi anche perché il deus ex machina è preposto per sua natura a risolvere un'emergenza: così come un vigile del fuoco salva una persona tra le fiamme e poi non la prende per mano per condurla lungo la strada della vita, Lui allo stesso modo ci ha tolti dalla palude estetica ma non può salvarci sine die dal dolore che ci attende. Però ci ha dato un fondamentale suggerimento, sta a noi metterlo in pratica, con buona pace di Schopenhauer. Se non fosse un dramma, questa presa in giro sarebbe anche divertente.
Maria Giovanna Farina (Il Mattino di Foggia, 12 aprile 2022) |