San Valentino, L'amore al buio



 

Amore giunge anche se non siamo pronti ad accoglierlo. Nonostante la sua origine divina, Amore sembra brancolare nel buio mentre gli esseri umani, tanti esseri umani, lamentano di non trovare l'amore a partire da quello di coppia. Platone, primo filosofo della filosofia occidentale ad indagare l'amore e a comprenderne la vera natura, ci riferisce nel celebre dialogo Simposio una frase del filosofo Parmenide per cui il primo pensiero della origini fu Eros, cioè Amore. Una dea gli consegnò il valore generativo, quello di muovere l'universo, argomento ripreso anche dal sommo Dante quando nella Divina Commedia scrisse: “l'amor che move il sole e l'altre stelle”. Le situazioni nei diversi campi della nostra vita ci comunicano, ahimè, l'assenza di Amore. La politica ha perso lo slancio delle origini, quello di essere azione per il solo fine di una buona e ben organizzata vita sociale; la burocrazia ci ricorda che non siamo esseri umani da ascoltare e comprendere, ma numeri; molte grandi idee nate dalla passione dovrebbero trovare chi le appoggia e invece sono troppo spesso ignorate....gli amici a volte non sono leali e quante altre relazioni purtroppo ci deludono e ci feriscono. Ma è sufficiente tutto questo per far perdere la fiducia nella forza più potente dell'Universo? C'è qualcosa nella nostra società che cerca di prendere il posto di Amore ed è il Potere, basti osservare i continui femminicidi dove per ancora troppi maschi la donna è una proprietà e non una persona libera. L'amore è invece libertà, ce lo ha detto sempre Platone descrivendo Eros come un putto con le ali, un semidio sempre spinto dal bisogno di amare, ma libero di volare e quindi di scegliere. Amore non può convivere col potere. Questo è un importante aspetto da mostrare ai giovani in un momento come quello attuale dove a causa del virus i primi approcci adolescenziali sembrano essere stati fortemente penalizzati, del resto lo sono stati anche con L'AIDS di cui non si parla quasi più. I giovani però amano il rischio e non li ferma alcun virus, mentre la mancanza di conoscenza dell'amore li rende aridi. Se da un lato si possono vivere esperienze sessuali senza amore, dall'altro non si può sostituire Amore con il puro esercizio della sessualità. Per l'ennesima volta Platone ci avverte della differenza tra possesso di un corpo e sesso vissuto con amore, quest'ultimo permette di sperimentare una parte di quel sentimento universale ed eterno che ci eleva facendoci toccare, a qualsiasi età, il “divino”. Nella nostra società contemporanea si sta dando però eccessivo spazio all'aspetto sessuale dell'individuo. Il dibattito, o per meglio dire il focus, si impernia sul sesso e sulle sue numerose e possibili applicazioni. Le testimonianze, numerose, non parlano, o lo fanno pochissimo, di Amore. Se la libertà sessuale è sacrosanta, dimenticare Amore significa scordare la nostra origine non solo come umanità ma come individui nati da un atto d'amore. Di solito i bambini, anche quelli adottati, nascono da due persone che in quel momento stanno celebrando concretamente il sentimento per antonomasia. Venendo a San Valentino, la Festa degli innamorati, credo debba diventare occasione speciale per ricordare l'importanza dell'innamoramento e di cosa esso sia davvero: un rapimento estatico, la possibilità di entrare in una dimensione gioiosa e capace di far superare ogni difficoltà, una potente carica di vita che la freccia del putto alato (Eros) inietta anche se non si è pronti ad accoglierlo. Egli ci chiama e noi rispondiamo liberi e felici di dire sì, eppure spesso si risponde no. Forse è il timore che lo fa tenere lontano? Se c'è qualcosa che deve far paura è la solitudine dei sentimenti, la chiusura del cuore, la povertà delle relazioni. Dopo l'innamoramento, nei casi più fortunati, giunge l'Amore che ci fa sentire vivi e in buona compagnia, certo può anche far patire ma se abbiamo vissuto fin dalla più tenera età l'esperienza di amare riusciamo a superare anche la sofferenza. L’Amore è “qualcosa di noi che si sta facendo dono”, è donarsi all’altro, che in quello di coppia diventa dono reciproco nel desiderare solo il bene del partner. Una missione ci attende: conoscere le vere caratteristiche dell’amore per mostrarlo, dimostrarlo e viverlo nella relazione con gli altri siano essi il nostro innamorato, un figlio, un amico o un’idea. Magari partendo da una canzone che in negli ultimi mesi ascolto spesso alla radio: “Cos'è la vita senza l'amore? È come un albero che foglie non ha più” canta Mario Venuti nella riedizione di Ma che freddo fa, brano di successo del '69 di Nada.



Maria Giovanna Farina (Il Mattino di Foggia, 14 febbraio 2022)